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Campi Flegrei

Visite guidate alla scoperta delle bellezze naturali e delle testimonianze storiche ed archeologiche dei Campi Flegrei. La terra ardente e mutevole, luogo di miti e di giganti, ingresso all’Ade e centro del culto dell’oracolo. La terra che accolse le prime colonie greche e che l’Impero Romano rese “la costa che ospita il mondo”. 

Circa un milione di anni fa, nell’attuale sito dei Campi Flegrei, ebbe origine un vulcano con dimensioni simili a quelle dell’attuale Vesuvio. Il suo collasso fu violento, l’esplosione lo lacerò quasi per intero e portò alla formazione di una coltre di ignimbrite (tufo grigio campano) di notevole spessore che si riversò su una vasta superficie. I resti dell’edificio vulcanico si adagiarono in una sorta di recinto irregolare che portò alla formazione dei Campi Flegrei.

L’area dei Campi Flegrei occupa una caldera in stato di quiescenza con numerosi crateri, piccoli edifici vulcanici e zone soggette a fenomeni come fumarole, sorgenti termali e bradisismo. Nel 1995 la Regione Campania ha istituito il Parco Regionale dei Campi Flegrei, esteso per circa 8 mila ettari allo scopo di tutelare un’area di grande interesse ambientale, geologico, storico e archeologico

Museo Archeologico dei Campi Flegrei
In uno scenario di rara bellezza, il Castello di Baia ospita il Museo Archeologico dove sono esposti reperti provenienti dell’intera area flegrea, testimonianze degli antichi siti di Cuma, Puteoli, Baiae, Misenum e Liternum.

Parco Archeologico di Cuma
La nobile e antica Kime, fiore delle colonie elleniche fondata nell’VIII secolo a.C., che ha per lungo tempo dominato l’intera regione flegrea. Il Parco comprende l’Acropoli, una vasta area della città bassa, l’ Antro della Sibilla e la Crypta Romana, una galleria che collegava il Lago Averno a Cuma. 

Rione Terra (Pozzuoli)
Il promontorio tufaceo del Rione Terra accolse i primi coloni romani giunti nel 194 a.C. che fondarono Puteoli, nome derivato dall’abbondanza delle sorgenti minerali raccolte in piccoli pozzi. E’ ancora visibile parte della città sotterranea ed in particolare la primitiva cinta muraria greca, la struttura urbanistica romana e parte del Tempio Augusteo inglobato nella Cattedrale.

Anfiteatro Flavio di Pozzuoli
L’ Anfiteatro Puteolano è il terzo in Italia per grandezza e uno dei meglio conservati in assoluto, in particolare per ciò che concerne il dispositivo dei sotterranei. L’Anfiteatro fu costruito in età augustea quando Pozzuoli divenne Colonia Flavia Augusta e, come si evince dalle iscrizioni ai quattro ingressi che recitano “Colonia Flavia Augusta Puteolana Pecunia Sua”, fu costruito a spese dell’erario della città per suggellare il momento di grande prosperità. Orientato con l’asse maggiore e minore secondo i quattro punti cardinali, poteva contenere fino a 40 mila spettatori.

Parco Archeologico di Baia
Il Complesso delle Antiche Terme Romane rese Baia la stazione termale più ricca e mondana dell’Impero grazie all’ enorme agglomerato di ville, terme, giardini e alberghi. Ancora oggi, passeggiando tra i resti archeologici ed ammirando il panorama sul golfo flegreo è possibile rivivere le atmosfere del tempo. Per effetto del bradisismo parte delle antiche strutture è stata sommersa dalle acque ma ancora visibile a pochi metri di profondità.

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